Lo zar è malato Per l’ultimo, grande discorso prima delle elezioni, gli uomini di Vladimir Putin hanno scelto uno stadio di hockey poco lontano dal centro di Mosca e hanno lavorato a lungo per evitare problemi. Migliaia di giovani sostenitori del premier hanno gonfiato il Luzhniki con le loro bandiere, gridando “hurrah” ogni volta che Putin pronunciava la parola “Russia”; fuori dal palazzetto, le squadre della polizia hanno costruito una bolla di sicurezza larga quattro isolati. Luigi De Biase 03 DIC 2011
Tutto secondo i piani Putin non ha mai smesso di sentirsi al Cremlino Tre giorni dopo il congresso del Luzhniki, gli opinionisti russi mostrano sorpresa per la scelta del presidente, Dmitri Medvedev, che ha deciso di lasciare il Cremlino alla fine del mandato e ha proposto uno scambio di cariche con il premier, Vladimir Putin. Nessuno dubitava del fatto che Putin avesse una posizione di forza nel tandem di governo, ma Medvedev aveva detto più volte di essere pronto alle elezioni e si era mosso con insistenza per dimostrarlo. Deve essere un processo naturale quando vedi la tua foto appesa in ogni scuola della nazione, da Kaliningrad sul mar Baltico alle terre fredde della Siberia. Luigi De Biase 27 SET 2011
Ma quanto è macho l’oligarca russo Lebedev mentre sgancia pugni in tv? Forse il pugno in faccia era un po’ esagerato. Ma Alexandr Lebedev, un miliardario russo con la passione per la carta stampata, deve aver pensato che fosse l’unico modo per convincere un altro riccone di Mosca, tale Sergei Polonski, che la ragione non sta mai da una parte sola. Così si è alzato in piedi, si è avvicinato al collega e l’ha colpito due volte, due colpi precisi al centro della faccia, durante le registrazioni di un programma televisivo. Lebedev ha 52 anni, controlla un terzo di Aeroflot e una grande banca. Luigi De Biase 21 SET 2011
Putin richiama a sé la sua favorita e mette un’altra spia a Pietroburgo Chi cerca indizi per capire chi sarà il prossimo presidente russo può osservare quel che accade a San Pietroburgo. La governatrice della città, Valentina Matviyenko, ha lasciato il proprio incarico lunedì ma non è rimasta senza lavoro. E’ destinata a prendere il comando del Consiglio federale, la Camera alta del Parlamento, e sarà la prima donna a sedere su quella poltrona. Matviyenko, 62 anni, ha passato gli ultimi sette alla guida di una delle regioni più importanti del paese, sia sotto il profilo politico, sia sotto quello economico. Luigi De Biase 24 AGO 2011
Il grande ubriacone Boris Eltsin era uno di quei russi che amano respirare a fondo e danno sempre prova della propria energia. La stessa forza sfacciata lo spinse su un carro del battaglione Tamanskaya, un pomeriggio nuvoloso di vent’anni fa, per sfidare gli uomini del putsch: i duri del Partito comunista avevano preso la strada del golpe il 18 agosto del 1991, Mikhail Gorbaciov era costretto al riposo in Crimea e la folla costruiva barricate intorno al Parlamento di Mosca. Fra quei giovani, la bandiera russa aveva già preso il posto dei vessilli con la falce e il martello. Leggi La Russia è tornata a farsi rispettare dal mondo malgrado M. Mitterrand - Leggi Il sommario di decomposizione del comunismo non era già scritto nelle stelle Luigi De Biase 20 AGO 2011
Mappa della guerra dei gasdotti combattuta a suon di bombe L’ultima esplosione è arrivata alla fine di luglio e i ministri d’Israele non hanno mostrato sorpresa quando ne hanno avuto notizia: da qualche mese, da quando Hosni Mubarak ha dovuto lasciare il potere in Egitto per fare largo alla piazza e ai generali, nessuno è più riuscito a tenere sotto controllo il gasdotto del Sinai, che è stato per anni la prova di un patto silenzioso e forte fra il Cairo e Gerusalemme. Due settimane fa, un gruppo di uomini armati ha raggiunto una zona isolata nel cuore dell’impianto e ha sparato due razzi contro la pipeline. Luigi De Biase 18 AGO 2011
Vedi Istanbul e capisci le ambizioni (e i limiti) di Erdogan Le cronache più raffinate sono quelle di Edmondo De Amicis, che vide Istanbul grazie ai denari e ai buoni uffici degli editori Treves. Il suo bastimento lasciò il mare di Marmara una notte del 1876 e attese l’alba fra le nebbie di Galata, l’antico quartiere affidato ai commerci dei marinai genovesi: da quel punto, un punto di confine fra l’oriente delle rivolte e l’Europa progressista, cominciò a descrivere palazzi e colonne e strade affollate d’Istanbul, la città “di bellezza universale e sovrana”, ma anche d’intrighi e d’imbrogli. Luigi De Biase 10 GIU 2011
I talebani cominciano le “Guerre stellari” contro il Pakistan Forse il paragone con “Guerre stellari” è esagerato. Ma il ministro dell’Interno pachistano, Rehman Malik, deve aver pensato che fosse il modo migliore per spiegare ai giornalisti quel che è successo ieri nel porto di Karachi, una metropoli da venti milioni di abitanti che s’allarga sulla costa dell’Oceano Indiano, dove un commando di terroristi ha ingaggiato una battaglia lunga sedici ore contro le squadre speciali dell’esercito. “Avevano venti o ventidue anni – ha detto Malik nel pomeriggio – Portavano abiti occidentali e cinture esplosive. Luigi De Biase 24 MAG 2011
Il venerdì siriano Giovedì pomeriggio, Barack Obama ha mandato un messaggio preciso al suo collega di Damasco Bashar el Assad: il regime della Siria deve offrire al più presto le riforme che migliaia di manifestanti chiedono con forza in ogni piazza del paese. L’alternativa è lasciare il potere. Assad ha impiegato poche ore a rispondere e lo ha fatto usando l’esercito. Ieri, le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i civili che protestavano a Banias, Homs e Daraa uccidendo almeno dieci persone – le fonti locali parlano di trentuno vittime, e lo stesso dice al Arabiya. Luigi De Biase 20 MAG 2011
La Farnesina e il guaio delle fonti nella guerra (di notizie) libica Il leader libico Muammar Gheddafi è tornato a parlare ieri e lo ha fatto con un messaggio audio trasmesso dalla tv di stato. “Sono in un posto in cui non mi potete raggiungere”, ha dichiarato. Nel pomeriggio, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha detto che il rais è in fuga da Tripoli, ma si trova ancora in Libia. Secondo Frattini, Gheddafi sarebbe anche “ferito”. La notizia della fuga e quella del ferimento erano state anticipate già mercoledì dal vescovo di Tripoli, Giovanni Innocenzo Martinelli. Luigi De Biase 13 MAG 2011